È rimasto solo un faro a illuminare il centro della scena. L'atrio è vuoto, a parte me e qualcuno lì negli ultimi posti. Il palco è freddo, incompleto.
E vorrei scaldarlo di nuovo, senza voler seguire un copione, senza aver paura di balbettare, senza la paura che le luci si spengano, di nuovo.
Manca però l'attore a cui più tenevo, quello che ha dato una nuova vita a questo teatro di infantili drammi, per dare spazio a singolari commedie, oltre ad arricchire i miei racconti, e soprattutto apprezzarli.
E vorrei che tornasse quella luce che saturava ogni sorriso, che faceva brillare il silenzio, che fermava per un istante il tempo, almeno per concederci l'occasione di un degno ultimo atto, con la speranza che sia lontano,